La Legionella è un batterio pericoloso che può proliferare nella rete idrica di strutture pubbliche e private, mettendo a rischio la salute degli utenti. Ogni quanto andrebbero fatte le analisi Legionella per prevenire problemi? Eseguire analisi regolari è cruciale per garantire la sicurezza sanitaria.
La Legionella prolifera facilmente in impianti idrici mal mantenuti, rappresentando un rischio per la salute umana. Per prevenire la contaminazione, è essenziale avviare una valutazione del rischio, identificando i punti critici negli impianti idrici e aeraulici.
Questo processo si traduce nella redazione del DVR, un documento obbligatorio per datori di lavoro e gestori di strutture collettive, indispensabile per pianificare misure efficaci di prevenzione.
Scopriamo insieme cosa prevedono le Linee Guida e quali sono i requisiti tecnici e le normative per garantire campionamenti efficaci.
Prima di proseguire, leggi anche: “Analisi Legionella: i 7 errori da evitare”.
Cos’è la Legionella e perché è importante monitorarla
La Legionella pneumophila è un batterio ubiquitario che si sviluppa principalmente in ambienti acquatici naturali e artificiali, trovando terreno fertile negli impianti idrici e aeraulici mal mantenuti o scarsamente igienizzati.
Questo microrganismo è responsabile di infezioni respiratorie anche gravi, note come Legionellosi, una forma di polmonite che può rivelarsi pericolosa per le persone più vulnerabili, tra cui anziani, immunocompromessi e soggetti con patologie pregresse.
Il monitoraggio della Legionella è essenziale non solo per tutelare la salute degli individui che frequentano luoghi comunitari, ma anche per garantire la conformità alle normative vigenti.
Identificare tempestivamente le fonti di contaminazione e adottare misure di prevenzione adeguate:
- riduce significativamente il rischio di proliferazione del batterio;
- assicura un ambiente sicuro per chi vive o lavora in strutture a rischio, come ospedali, alberghi e centri sportivi;
- previene eventuali responsabilità legali per i gestori delle suddette strutture.
Come puoi ben immaginare, monitorare regolarmente la Legionella non è solo una misura di sicurezza, ma un obbligo previsto anche dalle leggi vigenti in materia, ovvero le Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi.
Quali strutture sono obbligate a effettuare le analisi Legionella?
La valutazione del rischio e le analisi Legionella sono obbligatorie per diverse strutture, come previsto dalle Linee Guida approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 7 maggio 2015:
- Strutture sanitarie: ospedali, cliniche, ambulatori medici e dentistici;
- Strutture ricettive: alberghi, B&B, campeggi, villaggi turistici;
- Centri benessere e piscine: stabilimenti termali, spa e piscine pubbliche;
- Case di riposo e assistenza: residenze per anziani, case famiglia.
Anche altre tipologie di strutture, Enti e aziende, pur non essendo esplicitamente indicate, sono comunque tenute a eseguire analisi regolari per garantire la sicurezza dei lavoratori e di coloro che frequentano la struttura di sua responsabilità), come previsto dal D.Lgs 81/2008 (Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro).
Analisi Legionella, ogni quanto farle?
La Legionella richiede un attento monitoraggio, regolato da normative e linee guida precise. La frequenza delle analisi dipende dalla tipologia di struttura, dallo stato degli impianti e dalle attività svolte al loro interno. Possiamo distinguere tra:
1. Analisi ordinarie:
- Trimestrali o semestrali per strutture con elevato rischio (ospedali loro specifici reparti, spa);
- Annuali per altre strutture con rischio medio-basso.
2.Analisi straordinarie:
- Dopo interventi di manutenzione o modifiche sugli impianti idrici;
- In caso di risultati positivi alla Legionella o dopo procedure di bonifica;
- Prima di ogni riapertura stagionale di strutture come hotel, campeggi e piscine.
Obblighi di valutazione del rischio e DVR Legionella
La valutazione del rischio Legionella è un obbligo legale per i datori di lavoro e i responsabili di strutture collettive, come stabilito dal D.Lgs 81/2008. Questo processo deve essere svolto da un tecnico qualificato e documentato in un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Periodicità della valutazione del rischio:
- Biennale: per strutture ricettive e alberghiere;
- Annuale: per ospedali, centri termali e altre strutture sanitarie;
- Straordinaria: sottoporre ad aggiornamento in caso di interventi sugli impianti o rilevazione di Legionella durante i controlli.
Il DVR Legionella non è solo un requisito di legge, ma uno strumento fondamentale per identificare i potenziali rischi biologici e ambientali degli impianti, valutare l’impatto sulla salute e definire le misure di prevenzione da adottare per ridurre la possibilità di contaminazione.
Un monitoraggio strutturato, un DVR aggiornato e controlli regolari sono i pilastri per una gestione efficace del rischio Legionella, garantendo sicurezza e conformità normativa.
Dove si può annidare la Legionella: i punti sensibili della rete idrica e aeraulica
La Legionella trova il suo habitat ideale in ambienti umidi con temperature tra i 20°C e i 50°C, soprattutto laddove vi siano condizioni di stagnazione dell’acqua o residui organici. Questo batterio può proliferare in diversi punti sensibili degli impianti idrici e aeraulici, rendendo indispensabili interventi di prevenzione e monitoraggio regolare.
Punti critici della rete idrica
- Serbatoi e tubature: i sistemi di accumulo e distribuzione idrica, soprattutto dell’acqua calda, rappresentano un rischio, specialmente quando l’acqua rimane stagnante o non viene adeguatamente trattata;
- Docce e rubinetti: terminali degli impianti dove si possono creare biofilm, favorendo la proliferazione del batterio;
- Piscine e fontane: ambienti con acqua esposta che possono rappresentare un pericolo per i frequentatori, soprattutto se non sottoposti a un’adeguata manutenzione;
- Centri benessere e spa: vasche idromassaggio e altri dispositivi a circuito chiuso possono favorire la diffusione del batterio tramite aerosol.
Le analisi Legionella obbligatorie riguardano l’acqua sanitaria, sia calda che fredda. I campionamenti devono essere effettuati nei punti appena descritti.
Anche se non sempre obbligatori, i campionamenti dell’aria possono essere utili, specialmente in strutture con sistemi di ventilazione complessi e con torri evaporative. In questi casi, si analizzano:
- Torri di raffreddamento e sistemi di climatizzazione: le torri evaporative e i climatizzatori con vaschette di condensa non igienizzate possono rappresentare un rischio significativo, diffondendo la Legionella nell’aria attraverso microgocce;
- Filtri e componenti delle UTA: spesso punti di accumulo per aerosol contaminati.
La frequenza consigliata per i campionamenti è semestrale, ma può variare in base ai risultati delle analisi precedenti, alla tipologia di struttura e agli interventi effettuati.
Come fare i campionamenti per garantire risultati accurati
Un campionamento accurato è essenziale per risultati affidabili. Ecco i principali metodi:
- Pre-flushing: prelievo senza far scorrere l’acqua;
- Post-flushing: dopo aver lasciato scorrere l’acqua per un tempo definito.
La quantità di campioni da raccogliere deve essere proporzionata alla complessità e alle dimensioni dell’impianto idrico. Le normative più recenti indicano con precisione i punti di prelievo per garantire un monitoraggio efficace della presenza di Legionella nelle acque.
Per ogni impianto di acqua calda sanitaria, è necessario effettuare almeno 6 campionamenti:
- Mandata: prelievo dall’uscita più vicina al serbatoio;
- Ricircolo: campione dal circuito di ritorno dell’acqua calda;
- Fondo del serbatoio/i: per monitorare eventuali accumuli di sedimenti contaminati;
- Tre punti rappresentativi: selezionati tra quelli più lontani nella rete di distribuzione e con temperature più basse.
Per gli impianti di acqua fredda sanitaria, è necessario raccogliere almeno 3 campioni:
- Fondo del serbatoio/i: dove possono depositarsi residui organici o inorganici;
- Due punti rappresentativi: inclusi il più lontano nella distribuzione e quello con temperatura più elevata, condizioni che possono favorire la proliferazione del batterio.
I campioni devono essere analizzati da laboratori certificati, con emissione del relativo rapporto di prova, per garantire la validità dei risultati.
Requisiti tecnici per le analisi Legionella
Come detto, le analisi Legionella devono anche essere effettuate da professionisti qualificati e laboratori accreditati. Alcuni aspetti fondamentali: sono:
- Utilizzo di contenitori sterili per i campioni;
- Rispetto delle norme di conservazione durante il trasporto;
- Strategia personalizzata per ambienti di grandi dimensioni.
Anche l’esperienza è fondamentale. La scelta dei punti di prelievo richiede un’approfondita conoscenza degli impianti e delle loro criticità. Un professionista esperto è in grado di identificare il numero ottimale di campioni per garantire un’analisi accurata, considerando la complessità della rete idrica, la frequenza di utilizzo dei diversi punti ed eventuali interventi o anomalie pregresse.
L’importanza della frequenza e delle analisi Legionella
Sapere come eseguire le analisi Legionella e ogni quanto farle è fondamentale per garantire la sicurezza degli impianti idrici e prevenire rischi per la salute.
La frequenza delle analisi dipende dalla tipologia della struttura e dalle condizioni degli impianti, ma controlli regolari e manutenzione adeguata sono fondamentali per intervenire tempestivamente sulle criticità.
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