La valutazione del rischio legionella negli alberghi ed in altre strutture di accoglienza del pubblico è obbligatorio. Si tratta di un controllo anti-legionella da effettuare in modo regolare e periodico per scongiurare il rischio che la presenza del batterio della legionella può provocare.
La legionella è un batterio pericoloso naturalmente presente nelle acque e che può provocare infezioni respiratorie più o meno severe per la salute dell’essere umano, fino a causare – nei casi più gravi – anche la morte.
Il controllo legionella e l’adozione di misure di prevenzione nelle strutture turistico-ricettive e termali, dunque, è anche necessario per evitare ricadute non solo in termini di salute pubblica, ma anche di immagine e di implicazioni legali per la struttura stessa.
In questo articolo vedremo in cosa consiste il protocollo di valutazione del rischio legionella per un gestore di un’attività ricettiva e come va effettuato.
Dove si può trovare il batterio della Legionella negli alberghi?
Negli alberghi e nelle strutture turistico-ricettive e termali in generale, la legionella si annida in quegli impianti che comportano il riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione. In particolare, è possibile rinvenire tracce del batterio:
- Nei serbatoi di acqua calda e fredda;
- Negli scaldabagni;
- Nel calcare o nella ruggine di tubature, rubinetti e soffioni delle docce;
- Nelle vasche di idromassaggio;
- Nelle saune;
- Nelle piscine;
- Nei sistemi di condizionamento.
Valutazione rischio legionella: cos’è ed a cosa serve
Una prevenzione davvero efficace per ogni struttura turistico-ricettiva passa attraverso costanti e periodici controlli che prendono il nome di valutazione del rischio legionella.
Questa valutazione altro non è che un’indagine approfondita ed accurata mirata ad individuare il potenziale rischio biologico ed ambientale in caso di proliferazione del batterio della legionella negli impianti di una struttura.
Questa analisi è dunque fondamentale per:
- Conoscere lo stato di vulnerabilità degli impianti idrici e di climatizzazione di una struttura;
- Individuare i punti critici;
- Stimare l’impatto di un’eventuale infezione sugli utilizzatori e frequentatori della struttura;
- Definire contromisure adeguate ad eliminare o contenere il rischio;
- Prevenire il verificarsi di casi di legionellosi.
La valutazione va effettuata con una periodicità biennale, meglio ancora se annuale, e da parte di una figura di cui sia accertata la reale competenza all’esecuzione di tale attività, ovvero un igienista, un microbiologo o un ingegnere specializzato.
In cosa consiste il processo di valutazione del rischio legionella
Il protocollo di valutazione del rischio legionellosi è suddiviso in tre fasi distinte, sequenziali e correlate tra loro:
- Valutazione del rischio;
- Gestione del rischio;
- Comunicazione del rischio.
La prima fase consiste in un’analisi accurata delle specificità della struttura, degli impianti e della situazione microbiologica generale, per capire dove può manifestarsi il rischio legionella e con quale entità.
La seconda fase riguarda nella messa in atto di tutte le azioni preventive e protettive atte a limitare e/o ridurre tutte le criticità rilevate nella fase precedente.
L’ultima fase, quella della comunicazione del rischio, invece, include tutte quelle azioni che hanno lo scopo di informare, formare e sensibilizzare i soggetti interessati dal potenziale rischio, ovvero addetti alla gestione, personale di controllo degli impianti, esposti ecc…
Cos’è il Documento di valutazione rischio legionella e perché è importante?
Al termine di questa operazione viene redatto un documento di valutazione del rischio legionella o DVR che valuta appunto i possibili pericoli della presenza di questo batterio all’interno di una struttura o un’azienda.
Il documento di valutazione del rischio tiene conto dell’ispezione della struttura effettuata e descrive in particolar modo:
- Il campionamento dell’acqua;
- La misurazione del numero delle legionelle naturalmente presenti.
Ogni datore di lavoro e gestore di una struttura pubblica o privata è obbligato a far redigere il DVR per sancire e garantire la sicurezza di un ambiente. Nel caso delle strutture alberghiere e ricettive, il documento va aggiornato
- Ogni 2 anni;
- Ogni qual volta venga effettuata una modifica strutturale dell’impianto;
- In caso di anomala presenza di Legionella negli riscontrata a seguito del monitoraggio.
Insieme al documento di valutazione dei rischi va redatto anche un registro di autocontrollo legionella: un documento che tiene traccia di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che vengono eseguiti sugli impianti di una struttura.
Chi è obbligato ad elaborare il Documento di valutazione dei rischi (dvr)?
Come si può evincere dalle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (79/CSR/2015) emanate nel 2015 dal Ministero della Salute, l’obbligo di elaborare il DVR ai fini dell’autocontrollo del rischio legionella, riguarda le seguenti attività:
- Strutture ad uso collettivo (come palestre, piscine, impianti sportivi e ludici, centri commerciali);
- Strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali, case di riposo e comunità;
- Fiere, esposizioni, centri benessere, saune, strutture termali;
- Hotel, alberghi, residence, pensioni;
- Agriturismi e campeggi;
- Bed & Breakfast, affittacamere, navi da crociera.
- Uffici pubblici e privati.
Dunque, le strutture ricettive in generale, indipendentemente dalla tipologia sono obbligate ad effettuare dei controlli regolari ai propri impianti per evitare che questi possano essere colonizzati dal batterio della legionella.
Per approfondire l’argomento che stiamo trattando in questo articolo, ti invitiamo a leggere le Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi del Ministero della Salute.
Come va elaborato il Documento di Valutazione dei rischi?
Per essere realmente accurato ed efficace, il documento di valutazione del rischio legionella negli alberghi deve necessariamente contenere al suo interno queste informazioni:
- Nomina del responsabile incaricato di gestire il rischio;
- Individuazione dei punti critici degli impianti della struttura;
- Valutazione del rischio effettuata tramite l’analisi dell’impianto e del suo funzionamento;
- Definizione delle misure correttive e degli interventi di manutenzione o bonifica per gestire e ridurre l’eventuale rischio;
- Schema della rete idrica.
Come si previene il rischio legionella negli alberghi e nelle strutture ricettive?
Per assicurare un’effettiva riduzione ed un controllo del rischio legionellosi i gestori delle strutture ricettive sono obbligati a mettere in atto tutte le misure preventive e correttive possibili. Tra queste ci sono sicuramente:
- Mantenere l’acqua calda alla temperatura di 50-60° C lungo tutto l’impianto idrico dell’acqua calda;
- Tenere costantemente l’acqua fredda ad una temperatura inferiore a 20 °C lungo tutto l’impianto e sino ai punti di diffusione;
- Far scorrere l’acqua per qualche minuto da tutti i rubinetti e soffioni delle docce, una volta a settimana, nelle stanze non occupate da tempo e sempre prima che vengano occupate;
- Mantenere i soffioni delle docce e gli erogatori dei rubinetti sempre puliti e privi di calcare;
- Pulire e disinfettare regolarmente le i filtri dell’acqua (ogni 1-3 mesi), caldaie (una volta all’anno), le torri di raffreddamento e le condutture degli impianti di condizionamento (due volte all’anno);
- Ispezionare visivamente i serbatoi di stoccaggio dell’acqua, le torri di raffreddamento e le tubature visibili (una volta al mese);
- Disinfettare l’impianto di acqua calda e i serbatoi di acqua fredda con alte concentrazioni di cloro (50 mg/l) almeno una volta all’anno e prima dell’inizio di ogni stagione;
- Verificare l’assenza di segmenti ciechi e tubature con flusso d’acqua intermittente o inesistente;
- Aggiornare ogni giorno un registro con tutti i parametri che riguardano il trattamento delle acque nella struttura, quali temperatura, pH e concentrazioni di cloro.