Quando si effettua un sopralluogo per il rischio Legionella, uno degli step fondamentali riguarda la valutazione delle analisi effettuate; una corretta valutazione del rischio non può prescindere da un’accurata analisi delle positività riscontrate.
Un’analisi corretta, non può essere effettuata in modo casuale ma deve essere programmata in modo da risultare specifica e dettagliata. Ad esempio: per valutare il rischio Legionella nelle strutture Turistico-Ricettive, i campionamenti devono essere effettuati in ogni sito di erogazione di Acqua. Nello specifico, per gli impianti idrici dell’acqua calda sanitaria, abbiamo i seguenti punti:
- la mandata del rubinetto vicina al serbatoio
- sul ricircolo
- sul fondo del serbatoio
- su almeno 3 utenze, più lontane e fredde
Queste sono alcune tra le linee da seguire, descritte nel Protocollo Legionella Zero®.
In questo articolo analizzeremo quali sono le modalità d’intervento, con un focus specifico per gli impianti idrici e come intervenire in caso di Rischio Legionella. Vedremo nel dettaglio gli impianti idrici maggiormente colpiti e come funziona la disinfezione. Infine, scopriremo quali sono le linee guida Nazionali sulla prevenzione della Legionella e leggeremo quali sono i consigli degli esperti.
Come intervenire in caso di Rischio Legionella?
Come abbiamo visto, durante il sopralluogo per stabilire il Rischio Legionella, si effettuano delle analisi su dei campionamenti effettuati negli impianti idrici. Se le analisi risultassero positive, bisogna procedere ad una serie di azioni per la bonifica dell’impianto analizzato.
Come sappiamo, la Legionella è un batterio che si riproduce molto velocemente, in presenza delle condizioni ideali di proliferazione. Di conseguenza, purtroppo, non potrà scomparire del tutto ma con una serie di interventi periodici e straordinari, si può prevenire e contrastare la diffusione del batterio.
Per interventi periodici, intendiamo una serie di iniziative per il mantenimento della Legionella sotto lo stato di pericolo, in modo da prevenire malattie potenzialmente fatali come la Legionellosi. Tra questi interventi vediamo:
- sostituzione periodica dei rompigetto
- bonifica e disincrostazione semestrale del Boiler
- pulizia annuale degli accumuli dell’acqua fredda
Gli interventi straordinari invece, sono tutte quelle azioni fuori dall’ordinaria amministrazione nella gestione e valutazione del Rischio Legionella. Questa tipologia di interventi riguarda:
- bonifica totale e immediata dell’impianto in caso di contaminazioni
- installazione di un sistema di dosaggio biocida come coadiuvante
- sostituzione dell’utenza periferica interessata
Continua a leggere per scoprire quali sono gli interventi standard consigliati per la prevenzione e controllo della Legionella.
Interventi periodici e straordinari: gli impianti a rischio analisi positive
Quali sono gli impianti maggiormente a rischio di analisi positiva al batterio?
Innanzitutto, per evitare il rischio, bisognerebbe intervenire già in fase di costruzione di un impianto. La corretta costruzione di un impianto può aiutare nel prevenire la proliferazione del batterio Legionella all’interno degli stessi. Gli accorgimenti in fase di realizzazione dovrebbero riguardare:
- percorso delle tubature: l’acqua deve scorrere fluida senza ristagnare in troppe curve o angoli
- diametro delle condutture: una conduttura troppo stretta, rende difficile l’intervento di controllo
- punti di giunzione
- materiali impiegati per la costruzione
Come abbiamo detto, la fase di costruzione di un impianto è molto importante per prevenire il rischio. Ma quali sono nel dettaglio le componenti più a rischio in un impianto? Quali interventi sono necessari dopo la valutazione positiva dell’analisi?
- Boiler: la serpentina va estratta, pulita, disincrostata e sanificata, così come l’interno del Boiler (cadenza semestrale)
- Serbatoi di accumulo di acqua fredda: stesso procedimento del Boiler (cadenza annuale)
- Rete idrica: mandare in circolo delle soluzioni disinfettanti a base di cloro
Nel prossimo paragrafo, analizzeremo nello specifico quali sono gli interventi di disinfezione necessari per ridurre la presenza del batterio nell’acqua.
Leggi anche: Trattamenti anti Legionella dei boiler: procedure operative
Ridurre la proliferazione della Legionella: come gestire gli impianti a rischio
Come prima abbiamo detto, il batterio della Legionella non si può eliminare del tutto ma, possiamo impedirne la proliferazione. Per farlo abbiamo bisogno di interventi di disinfezione degli impianti efficaci, da attuare dopo la certificazione di un’analisi positiva e di programmi di prevenzione a lungo termine. I metodi di disinfezione degli impianti idrici più utilizzati sono:
- Chimici: azione di agenti ossidanti, non-ossidanti e ioni metallici da aggiungere all’acqua degli impianti
- Fisici: azione mirata sulla temperatura, procedura meno invasiva di quella chimica ma meno duratura nel tempo
Quali sono le sostanze maggiormente utilizzate per il metodo di disinfezione di tipo chimico?
- Ipoclorito di sodio: composto disinfettante molto versatile a base di cloro
- Biossido di cloro: gas di sintesi ossidante. Con piccole quantità, 0,4 mg/L si ottengono ottimi risultati
- Ionizzazione rame-argento: azione combinata di ioni di rame e d’argento. Richiede un monitoraggio costante e l’installazione spesso è complessa.
- Monoclorammine: formulazione a base di cloro con efficace azione biocida ancora poco diffusa e sperimentata
- Perossido di idrogeno e ioni argento: acqua ossigenata e argento coadiuvante, ampio spettro di azione biocida
Come avviene il trattamento fisico per la disinfezione? Può avvenire in due modi:
- Shock Termico: innalzare la temperatura dell’acqua fino a 70-80°C, per tre giorni consecutivi ( ricordiamo che il batterio della Legionella sopravvive a temperature inferiori ai 50°C), erogando l’acqua per almeno 30 minuti al giorno
- Disinfezione Termica: la temperatura dell’acqua in tutta la rete idrica, viene mantenuta sopra i 50°C, oppure si innalza la temperatura a 60°C per almeno 30 minuti
Le differenze fra i trattamenti chimici e fisici? Il trattamento fisico è sicuramente meno invasivo di quello chimico, quest’ultimo però proprio perchè più invasivo è più duraturo nel tempo.
Quindi quale trattamento scegliere? Per un’azione efficace bisogna affidarsi ad entrambi i metodi, utilizzandoli in azione combinata tra loro.
Analisi Rischio Legionella: le linee guida del Ministero
Il Ministero della Salute ha stabilito quali siano le linee guida per la prevenzione della Legionella. In questo paragrafo, analizzeremo in particolare quali sono le indicazioni per le varie tipologie di strutture e i canali dove si annida il batterio (acqua, aria).
- Impianti idro-sanitari: le condutture di acqua calda e fredda devono avere una corretta distanza tra loro e da altre fonti di calore e devono essere isolate termicamente. Per le condutture dell’acqua fredda, il rischio Legionella è basso se la temperatura dell’acqua non supera i 20°C. I materiali usati per costruire l’impianto, devono prevedere la possibilità di interventi di disinfezione.
- Nella rete di ricircolo dell’acqua calda sanitaria, la temperatura deve essere:
- mantenuta a T≥60°C nei serbatoi di accumulo
- mantenuta sopra i 50°C per ogni colonna di ricircolo
- Impianti Aeraulici: per una corretta manutenzione, bisogna considerare che, in fase di realizzazione dell’impianto, si devono prevedere esigenze di manutenzione:
- sistema di drenaggio fluidi usati per la pulizia dei canali
- non collocare l’isolamento termico all’interno delle condotte; rende difficile la manutenzione
- gli accessori dei condotti (scambiatori, serrande etc), devono essere dotati di aperture atte a consentire una buona pulizia degli stessi
- utilizzare materiali solidi per permette una facile pulizia (evitare di utilizzare condotti flessibili)
- Impianti di raffreddamento a torri evaporative e condensatori evaporativi: sono delle apparecchiature che consentono di raffreddare l’acqua riscaldata durante il raffreddamento di un impianto. Essi rilasciano un aerosol contaminato pertanto non possono essere collocati:
- vicino a finestre, prese d’aria, impianti di condizionamento di un edificio
- zone con alta frequenza o raccolta di persone
Continuate a leggere l’articolo per scoprire quali sono le raccomandazioni degli esperti in materia di prevenzione e sanificazione.
Rischio Legionella: parola agli esperti
Tra gli argomenti trattati nei paragrafi precedenti, abbiamo analizzato quali sono le procedure anti Legionella da attuare una volta effettuata l’analisi dei campionamenti. Abbiamo visto quali sono le linee guida del Ministero della Salute e analizzato le procedure da attuare per un intervento efficace di prevenzione e disinfezione dal rischio batteriologico.
In quest’ultimo paragrafo, vedremo quali sono i pareri degli esperti in materia, con focus particolare sul Protocollo Legionella Zero®.
Come abbiamo visto, una componente fondamentale per la prevenzione e la disinfezione riguarda l’analisi e la valutazione. Questo passaggio fa parte di una serie di step che i nostri esperti consigliano di attuare.
Quali sono gli altri step da effettuare per un corretto protocollo di intervento?
- Valutazione del rischio Legionella e lo sviluppo del Registro di Autocontrollo: si tratta di una valutazione che non solo è obbligatoria per legge (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro 81/08), ma è di assoluta importanza per una corretta pianificazione dell’intervento da effettuare. Nello specifico, riguarda il campionamento dell’acqua per la valutazione del Rischio Legionella e l’elaborazione del DVR (Documento di Valutazione del Rischio Legionella) dopo specifico sopralluogo tecnico
- Campagna di analisi: eseguire le analisi necessarie sui campionamenti prelevati durante lo step 1.
- Formazione del personale: incentrare la formazione del personale sul Rischio Legionella e su come utilizzare il Registro di Autocontrollo.
- Interventi periodici di mantenimento: sono tutti gli interventi di mantenimento necessari, che vengono stabiliti a seconda delle indicazioni prodotte dal registro. Questo tipo di azione deve essere svolta da personale autorizzato.
- Interventi Risolutivi Straordinari: in caso di contaminazione, questo step prevede la messa in atto di tutta una serie di interventi extra. Come per il punto precedente, l’intervento deve essere effettuato da personale autorizzato.
Con le indicazioni del Ministero della Salute e un protocollo ad hoc come il Protocollo Legionella Zero®, possiamo intervenire in modo diretto ed efficace per evitare la proliferazione del batterio che mette a rischio le nostre aziende.