Le vasche antincendio, come ogni altra parte che compone un impianto per spegnere il fuoco, hanno un potenziale di esposizione al Rischio Legionella. Si tratta di un potenziale minimo, abbastanza da escluderle il più delle volte dalla Valutazione del Rischio Legionella.
Fino al 2015, gli impianti antincendio e le vasche di raccolta dell’acqua erano parte essenziale della redazione del DVR. Con le nuove Linee Guida Legionella, la loro valutazione è considerata a discrezione del responsabile di un’azienda.
Tuttavia, come ti abbiamo ripetuto più volte, la Legionella è un nemico infido e subdolo che può colonizzare facilmente ogni parte di un impianto dove circola acqua, compreso quello deputato allo spegnimento degli incendi.
L’unico strumento efficace che hai a disposizione è proprio il DVR, unico vero caposaldo di ogni azione di prevenzione.
In questo articolo approfondiremo il rischio Legionella legato ai serbatoi di riserva idrica antincendio e come puoi difenderti da una potenziale contaminazione, mettendo in campo ogni strumento possibile di prevenzione.
Cos’è una vasca antincendio e a cosa serve
Prima di capire quale legame sussiste tra un serbatoio antincendio e il batterio della Legionella, è necessario fare una panoramica generale su questa parte degli impianti di spegnimento incendio.
Insieme ad erogatori e pompe, tra gli elementi che compongono un impianto antincendio, le vasche di raccolta dell’acqua rappresentano una parte fondamentale, se non la più importante.
Si tratta – come è facile intuire – di una riserva idrica ovvero un serbatoio di stoccaggio dell’acqua che serve ad alimentare il gruppo di pressurizzazione
Quest’ultimo non è altro che un insieme di una o più pompe di servizio e una pompa di compensazione, necessarie a mantenere costantemente in pressione e ad alimentare le parti deputate ad estinguere il fuoco (sprinkler, idranti e naspi).
Le vasche antincendio possono essere prefabbricate in cemento armato oppure realizzate in polietilene, di vari volumi. Esistono diverse tipologie di riserve idriche:
- Serbatoio antincendio da esterno o fuori terra orizzontale;
- Serbatoio idrico antincendio verticale (es. le cisterne)
- Serbatoio acqua orizzontale interrato.
Quest’ultimo è la classica vasca antincendio interrata, che può essere monoblocco o modulare per adattarsi ad ogni tipo di esigenza in termini di capacità di acqua. Questa tipologia di serbatoio è particolarmente diffusa in ambito agricolo, ma anche civile e industriale.
La vasca antincendio di fatto costituisce un accumulo di acqua, da avere a disposizione per una rapida ed efficace difesa contro il divampare del fuoco.
La Legionella si annida nell’acqua. Perciò questa, come ogni altro accumulo idrico, può essere potenzialmente esposta alla Legionella. Ecco perché non dovresti mai escluderla dal DVR della tua azienda. Cerchiamo di approfondire la questione nei prossimi paragrafi.
Impianti antincendio: esiste davvero un rischio Legionella?
Gli impianti antincendio sono costituiti da dispositivi mobili da azionare manualmente (idranti) o da ugelli erogatori ( sprinkler), collegati tramite tubature ad una vasca/serbatoio di accumulo.
I sistemi per lo spegnimento degli incendi che utilizzano l’acqua come fluido per l’estinzione sono potenzialmente a Rischio Legionella.
Questi impianti presentano punti critici sui quali vanno eseguiti regolarmente controlli, campionamenti e analisi microbiologiche al fine di valutare l’eventuale carica microbica totale e della Legionella. Si tratta in particolare;
- Serbatoi/vasche di accumulo;
- Acqua d’impianto;
- Saracinesche di consegna dell’acqua;
- Tubature;
- Ugelli erogatori (nel caso di impianto antincendio a sprinkler).
La Legionella è un batterio che si trova naturalmente nell’acqua ed anche in questo tipo di sistemi impiantistici possono verificarsi quelle condizioni di habitat che favoriscono la proliferazione del patogeno.
Attualmente, la prevenzione da Legionella del serbatoio di riserva idrica antincendio non è disciplinata da alcuna normativa.
Nelle vecchie Linee Guida Legionella gli impianti per l’estinzione degli incendi facevano parte della Valutazione del Rischio obbligatoria. Con le nuove Linee Guida emanate nel 2015, la loro valutazione è a discrezione del gestore di una struttura e del responsabile della sicurezza di un’azienda.
Come ben saprai, però, tanto nei luoghi di lavoro pubblici che in quelli privati, la Valutazione del Rischio Legionella è essenziale per:
- Conoscere le criticità e lo stato di vulnerabilità degli impianti;
- Stimare l’impatto di una eventuale infezione nella popolazione suscettibile;
- Prevenire la potenziale contaminazione;
- Contenere lo sviluppo di malattie legate a questo batterio;
- Definire le adeguate contromisure al rischio.
Si tratta dell’unico strumento di prevenzione realmente efficace che consiste in controlli periodici e costanti mirati a individuare la presenza del batterio e ad agire tempestivamente per contenerlo.
Nel caso di una vasca antincendio, in mancanza di una normativa a cui fare riferimento, la frequenza di campionamento dovrebbe essere almeno semestrale. Come già detto, invece, il DVR è facoltativo.
In linea generale, però, ogni datore di lavoro o gestore di una struttura pubblica o privata ha l’obbligo di redigere il DVR (in base a quanto stabilisce il D.Lgs. 81/08).
Questo documento va aggiornato ogni due anni – ogni anno in caso di struttura sanitaria -, ma anche ogni qual volta venga effettuata una sostanziale modifica strutturale dell’impianto e in caso di riscontro di Legionella a seguito del monitoraggio periodico.
Ritornando a un impianto antincendio, quali sono gli elementi più importanti da tenere in considerazione nella prevenzione da Legionella? Scoprilo leggendo il prossimo paragrafo.
Serbatoi antincendio e Legionella: a cosa devi fare attenzione?
Per effettuare accurati controlli e monitoraggi delle colonie di Legionelle, l’ideale è prevedere – già in fase di progettazione – delle saracinesche di ispezione o aperture in prossimità dei serbatoi di accumulo e dei tratti terminali dell’impianto antincendio.
Un’efficace gestione preventiva del problema Legionella in un sistema antincendio nel suo complesso però passa anche attraverso tutta una serie di azioni di manutenzione ordinaria, ovvero:
- Ispezione delle vasche o dei serbatoi di riserva idrica antincendio al fine di rilevare eventuali depositi di sedimenti, biofilm o incrostazioni;
- Verifica dello stato di usura delle tubazioni e dell’eventuale presenza di ruggine, calcare e biofilm;
- Controllo delle coibentazioni dei tubi;
- Monitoraggio della temperatura dell’acqua, in particolare nei serbatoi esterni o nei tratti di tubazione esposti al sole;
- Mantenimento – ove possibile – della suddetta temperatura lontano dal range critico 25-45°C.
La Legionella non è un batterio che si può eradicare completamente. Questo significa che qualsiasi trattamento, fisico o chimico, venga applicato non ti garantirà mai la totale eliminazione del rischio. E chi promette di farlo, ti sta semplicemente mentendo.
L’unica cosa che puoi fare è prevenire il problema e tenerlo sotto controllo. In che modo? Con buone pratiche di manutenzione, periodici aggiornamenti del DVR e trattamenti anti-legionella shock o in continuo, a seconda delle necessità.
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Non una qualche sporadica soluzione standard, spacciata per risolutiva. Ma un insieme di interventi integrati supportati da una attenta valutazione delle specificità delle strutture a cui si rivolgono.
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