Dopo diversi anni di approfondimenti sul pericoloso batterio Legionella conosciamo praticamente tutto: le dimensioni, il meccanismo d’azione, la patogenicità, le abitudini ed i punti deboli. In circa 40 anni infatti si sono tenuti a riguardo innumerevoli seminari, congressi, forum, e approfondimenti scientifici.
Caratteristiche del batterio Legionella
Il batterio Legionella è classificato come “Gram negativo” e aerobo obbligato. Ha una forma sottile e allungata di tipo bastoncellare, con un diametro che varia da 0,3 a 0,9 μm e una lunghezza compresa fra 2 e 20 μm.
Il batterio Legionella in genere è caratterizzato da una struttura di tipo flagellare, questo batterio è dotato di una significativa motilità. Sono state identificate e descritte oltre 50 specie di batteri appartenenti al genere Legionella (suddivise attualmente in circa 70 siero gruppi).
La parete cellulare di questi microrganismi è caratterizzata dalla presenza di acidi grassi a catena ramificata di solito non presenti nei batteri Gram-negativi. Dal punto di vista biochimico le Legionelle sono relativamente inerti. Le legionelle non presentano alcuna attività fermentativa degli zuccheri e la maggior parte delle specie è gelatinasi positiva. Le specie mostrano una debole attività ossidasica e catalasica.
La fonte energetica del batterio della legionella
Come fonte energetica le legionelle utilizzano diversi aminoacidi, tra cui cisteina, arginina, isoleucina e metionina, e la loro crescita è stimolata da composti del ferro. Alcune specie di batteri Legionella sono autofluorescenti. Per fare un esempio: Legionella bozemanae e Legionella gormanii mostrano una fluorescenza blu-bianca se illuminate da luce UV. Legionella pneumophila e Legionella micdadei non sono fluorescenti.
La specie più pericolosa di batterio Legionella per l’uomo e che continua a suscitare tutt’oggi grande attenzione clinica è sicuramente la Legionella pneumophila.
Il batterio Legionella pneumophila è indicato come agente biologico di “classe 2” nel Testo Unico di Sicurezza (D.Lgs. 81/08) – nell’Allegato XLVI. Nello specifico è indicato “tra quelli che possono comportare un rischio per i lavoratori, ma che hanno poche probabilità di propagarsi nella comunità e per i quali sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche e terapeutiche”.
Il batterio Legionella pneumophila, infatti, provoca polmoniti con esito fatale soprattutto nei soggetti più vulnerabili. In questi pazienzi, ovvero anziani, i bambini o gli immunocompromessi (soggetti affetti da un deficit immunitario) i rischi sono ancora maggiori.
Come avviene l’infezione
L’infezione da Legionella avviene mediante inalazione di aerosol infetto (ovvero liquido nebulizzato in un mezzo gassoso). Non è stata mai dimostrata la trasmissione inter umana. L’andamento epidemiologico crescente di questa patologia è legato soprattutto alla maggiore attenzione dei medici alla diagnosi e alla possibilità di riconoscere rapidamente la malattia con la ricerca dell’antigene di Legionella nelle urine, piuttosto che ad un reale incremento della malattia.
Habitat del batterio Legionella
L’acqua è l’habitat ideale per lo sviluppo e la proliferazione dei batteri Legionella. Infatti i batteri del genere Legionella sono ubiquitari e trovano larghissima diffusione nei bacini idrici naturali ed artificiali (l’acqua è il serbatoio principale). In natura rileviamo la sua presenza in stagni, laghi, fiumi, superfici lacustri e umide in genere.
Inoltre, è stata isolata da fanghi e suolo, nello specifico in occasione di ristrutturazioni edilizie e di movimentazioni di terreno, sempre associati ad ambiente umido. Dagli ambienti naturali, il batterio Legionella è in grado di risalire lungo le reti cittadine di distribuzione dell’acqua potabile per colonizzare gli impianti idrici dei singoli edifici, gli impianti di umidificazione, le piscine e le fontane decorative insediandosi quindi nelle strutture artificiali.
Cosa è a rischio colonizzazione del batterio legionella
In breve, tutti gli edifici (case di cura e di riposo, campeggi, alberghi, strutture sportive, asili e scuole, stabilimenti termali, impianti di autolavaggio,…) sono a rischio di colonizzazione da batterio Legionella. A favorire la crescita batterica sono i fenomeni di incrostazioni e i depositi calcarei, l’usura dovuta alla corrosione e le ostruzioni nelle tubazioni idriche.
I batteri Legionella non si trovano singolarmente nelle acque. In presenza di protozoi (amebe e ciliati), di alghe verdi e di biofilm batterici, la Legionella mostra capacità di parassitismo, utilizzando gli ospiti anche come mezzo di diffusione e protezione da agenti esterni.
Tali batteri Legionella si moltiplicano all’interno di protozoi che gli forniscono nutrimento e protezione dalle condizioni ambientali sfavorevoli, quali la temperatura elevata e la presenza di disinfettanti.
Il batterio Legionella può vivere in associazione con 14 specie di amebe e 2 specie di protozoi. Recenti studi hanno dimostrato che i batteri Legionella della specie pneumophila, all’interno di cisti di amebe, possono resistere a trattamenti con cloro (50 ppm) per tutta la notte.
Emerge quindi il ruolo fondamentale del biofilm nel favorire la crescita e la contaminazione degli impianti da parte del batterio Legionella. Tutto ciò rende il fenomeno Legionella affascinante da studiare ma estremamente difficile da trattare e debellare. Gli ambienti idrici artificiali sono habitat perfetti per la crescita, il mantenimento e lo sviluppo dei batteri del genere Legionella.
Ambiente per la diffusione del batterio della Legionella
L’ambiente ottimale per la diffusione del batterio Legionella è tra i 35°C e i 37°C, sotto i 25°C diventano dormienti, intorno ai 45°C cessano di moltiplicarsi. Riescono a sopravvivere in ambienti sensibilmente acidi e alcalini, sopportando valori di pH compresi tra 5,5 e 8 (il pH ottimale è 7).
A favorire la diffusione del batterio Legionella sono i fenomeni di incrostazioni e i depositi calcarei, l’usura dovuta alla corrosione e le ostruzioni nelle tubazioni idriche. Inoltre, estese reti di distribuzione, con punti di giunzione e rami morti, nonché la presenza di condizioni di ristagno (serbatoi di accumulo acqua e boiler) sono tutte condizioni ideali di proliferazione.