Se l’acqua è l’habitat naturale del batterio della Legionella, l’aria condizionata è senza alcun dubbio tra le principali fonti di propagazione e diffusione di un batterio così pericoloso per la salute umana.
Non di rado, sono balzate agli onori della cronaca nazionale notizie che riguardano focolai infettivi causati da Legionella. In molti di questi, anche recenti, l’indiziato principale erano le torri di raffreddamento dei grandi impianti di condizionamento dell’aria.
Se andiamo ancora più indietro negli anni, all’origine della storia della Legionella pneumophila, vedremo come il batterio fu isolato per la prima volta proprio nel sistema di aria condizionata di un albergo di Philadelphia.
Gli spazi chiusi come industrie, uffici, ristoranti, ospedali, alberghi sono luoghi sottoposti alla continua minaccia del patogeno che si annida nei condotti e nei filtri dei condizionatori. Trattandosi di un batterio che si trasmette principalmente per via aerea, nessun impianto aeraulico può dirsi davvero immune dal rischio di una potenziale contaminazione.
Se non arginata, con un’infezione da Legionella si muore anche, purtroppo. Statisticamente parlando, secondo i dati dell’Epicentro dell’Istituto superiore di sanità, nel 2019 l’Italia, insieme a Francia, Germania e Spagna, registra il 71% dei casi notificati (11.298). Nel 2017, solo in Italia, sono stati confermati 1981 casi di Legionellosi, con un’incidenza pari a 33,2 casi per milione di abitanti.
Cosa significano questi numeri? Che la valutazione del Rischio Legionella e la bonifica regolare degli impianti aeraulici non possono e non devono essere trascurate. Cosa fare, dunque? Come puoi garantire la massima sicurezza nella tua struttura e scongiurare il rischio di Legionellosi? Continua a leggere il nostro approfondimento.
Legionella e aria condizionata: tutto quello che devi sapere
Che legame c’è tra impianti di aria condizionata e Legionella? Per comprenderlo bisogna fare un passo indietro e spiegare innanzitutto le modalità di proliferazione e trasmissione del batterio.
La Legionella è un batterio che ama gli ambienti caldo-umidi. Per intenderci, quelli tra i 20 e i 45°C. Si tratta di una condizione molto comune tanto nei serbatoi artificiali di acqua che nelle condutture di aerazione.
Il contagio da Legionella avviene soprattutto per via aerea, ovvero mediante l’inalazione di aerosol contaminato disperso in un ambiente chiuso, ed è in grado di provocare una malattia caratterizzata da febbre e polmoniti anche gravi.
Come è facile intuire, la Legionella è un elemento di rischio soprattutto in quegli ambienti in cui convivono più persone, e in cui è in funzione un sistema di condizionamento, umidificazione e trattamento dell’aria.
Non deve quindi stupire che sia proprio l’estate la stagione in cui si registra il maggior numero di contagi. Né che siano luoghi comunitari, come gli ospedali o le case di cura, i principali focolai di infezione.
Dobbiamo fare una precisazione. Il rischio di contagio non riguarda tanto i condizionatori domestici, quanto piuttosto i climatizzatori professionali che servono grandi ambienti e quelli con torri di raffreddamento esterne. In questi impianti, infatti, il sistema di umidificazione ad acqua rappresenta il vero punto critico ed è molto più alta la probabilità di:
- Ristagno di acqua;
- Condensa sulle griglie di immissione;
- Sedimenti organici, incrostazioni e formazione di Biofilm.
Tutte condizioni che amplificano a dismisura la proliferazione del batterio. A questo punto, ti starai chiedendo: “come mettere in sicurezza i condizionatori?”.
Non esistono soluzioni miracolose. Chi ti promette di debellare per sempre la Legionella dal tuo impianto, ti sta mentendo. L’unica possibilità è racchiusa in una parola solo: prevenzione.
Scopri di più leggendo il prossimo paragrafo.
Batterio della Legionella e condizionatori: a cosa fare attenzione?
Tanto in estate quanto in inverno, l’aria condizionata è lo strumento principale per garantire le migliori condizioni igrometriche all’interno di un ambiente comunitario chiuso.
Tuttavia, gli impianti di trattamento e climatizzazione dell’aria sono anche la causa di bronchiti, raffreddori, allergie e infezioni causati da virus e batteri che si annidano nel condizionatore.
Per quale motivo uno strumento così vitale per la qualità dell’aria può trasformarsi in incubo per la salute e la sicurezza? Ti dicono niente “uso scorretto” e “cattiva manutenzione”?
Ogni impianto per essere efficiente richiede attenzione e cura costante. I condizionatori non sono da meno.
Tutti i sistemi di trattamento dell’aria possono sviluppare condizioni favorevoli per l’insediamento e la proliferazione del batterio, soprattutto se vengono trascurate le più basilari norme igieniche.
Tra le situazioni più comuni e da non trascurare ci sono:
- Impianti aeraulici di grandi dimensioni con numerose canalizzazioni, giunture e punti ciechi;
- Eventuale presenza di ristagni dell’acqua nelle condutture, nelle canaline di scolo e nelle vasche di raccolta della condensa;
- Incrostazioni e depositi di calcare resistenti ai più comuni prodotti detergenti;
- Serbatoi esterni o torri di raffreddamento ove si accumula l’acqua;
- Usura e scarse condizioni igieniche dei filtri e delle altre componenti degli impianti.
Come contenere la Legionella e mantenere impianto e condizionatore in sicurezza? Nel prossimo paragrafo ci concentreremo sugli aspetti tecnici da considerare se vuoi azzerare il rischio legionellosi.
Come azzerare il Rischio Legionella nei condizionatori
Da un punto di vista meramente tecnico, ridurre nei condizionatori il rischio di contaminazione da legionella richiede un’adeguata progettazione e realizzazione degli impianti.
Le Linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi contengono precise disposizioni che se rispettate, ti aiuteranno a mettere in sicurezza un impianto aeraulico senza trascurare nessuna delle parti che lo compongono. Ma vediamo nello specifico le indicazioni contenute nelle linee guida:
- Ubicare le prese d’aria esterna ad almeno dai 20 ai 50 metri di distanza da camini e altre fonti di emissione di aria potenzialmente contaminata. Se poste su pareti verticali non protette, vanno dotate di sistemi che evitano l’ingresso di acqua e dimensionate con velocità non superiore a 2 m/s;
- Installare filtri di classe Eurovent EU7 a monte delle unità di trattamento dell’aria, filtri di classe EU8/9 a valle delle UTA, filtri di pari classe sui sistemi di ripresa dell’aria;
- Per evitare ristagni d’acqua, utilizzare preferibilmente sistemi di umidificazione con ricircolo d’acqua interno alla UTA;
- Installare vasche di raccolta della condensa con inclinazione adeguata a evitare ristagni, realizzate in materiali anticorrosivi con scarichi adeguatamente sifonati;
- Impiegare silenziatori con materiali fonoassorbenti eccessivamente porosi e fibrosi, onde evitare che trattengano sporco eccessivo e di difficile eliminazione;
- Realizzare le canalizzazioni con materiali abbastanza solidi per permetterne una facile pulizia meccanica, e dotate di apposite aperture adatte a consentire la pulizia;
- Utilizzare terminali delle condutture smontabili per la mandata e il recupero dell’aria.
La corretta progettazione non basta da sola a evitare che la Legionella contamini un impianto di aria condizionata. Accanto al rispetto scrupoloso di un progetto tecnico a norma di legge, serve ben altro come vedrai nel prossimo paragrafo.
Bonifica degli impianti di aria condizionata: come si contrasta la Legionella
Prevenire la Legionella è sempre la miglior cura possibile. Chi ti prospetta trattamenti shock non ti sta aiutando realmente a contenere il problema. Una soluzione efficace nel breve periodo è inutile se non viene inserita in un protocollo di prevenzione e controllo a 360°.
Una efficace prevenzione delle infezioni da legionella, infatti, non si basa solo su singoli trattamenti e neppure sulla sola corretta realizzazione di un impianto di aria condizionata.
Progettare bene un impianto è il primo passo, ma poi servono anche costanti e adeguate misure di gestione e, all’occorrenza, di disinfezione.
Gli impianti aeraulici in esercizio richiedono ad esempio:
- Ispezioni tecniche per controllare e rilevare il loro corretto funzionamento;
- Visite di controllo periodiche – in base alla valutazione del rischio – e ispezioni igienico sanitarie di ogni componente dell’impianto (presa d’aria, UTA, canali di mandata e ripresa, bocchette ecc…);
- Verifica dello stato di efficienza dei filtri (con misura della pressione differenziale e del tempo di esercizio), ed eventuale ricambio;
- Pulizia e disinfezione regolare delle batterie di scambio termico, delle vasche di raccolta della condensa, delle superfici alettate e di ogni parte a contatto con acqua in modo permanente;
- Controllo periodico della carica batterica e della qualità dell’acqua utilizzata nelle sezioni di umidificazione adiabatica.
La sanificazione dell’impianto con metodi di natura chimica o fisica resta il metodo più efficace per tenere sotto controllo la proliferazione patogena del batterio della Legionella.
Il ricorso ad un metodo piuttosto che ad un altro dipende innanzitutto dalla valutazione del rischio presente nella struttura da bonificare. Ambienti con differenti criticità richiedono, infatti, trattamenti diversi.
Diffida da chi ti propone soluzioni standard e universali. La chiave del successo è in questo caso la personalizzazione.
Non hai bisogno di un intervento che ti risolva il problema solo momentaneamente. Quello che ti serve è un’azione mirata, un protocollo integrato e calibrato sulla tua struttura, che si avvalga di conoscenze, procedure e strumentazioni all’avanguardia.
Non prendere sottogamba il problema Legionella e metti in sicurezza l’impianto di aria condizionata della tua struttura. Scegli il Protocollo Legionella Zero®, la soluzione più efficace per aiutarti a gestire il rischio.