L’odontoiatria è un settore che si occupa di preservare la salute dentale dei pazienti.
Tuttavia, dietro la cura dei sorrisi si celano delle sfide che richiedono attenzione e precauzioni particolari. Una di queste è rappresentata dalla Legionella, un batterio che può minacciare la salute di professionisti e pazienti all’interno degli studi dentistici.
Quando ci si siede sulla sedia del dentista, non si immagina certo di essere esposto a pericoli microbiologici. Eppure, alcune ricerche pubblicate sulla rivista The Lancet hanno sollevato un campanello d’allarme su come anche negli studi odontoiatrici sia possibile contrarre la Legionellosi.
La Legionella, lo sappiamo, è un batterio ubiquitario che ama l’acqua e che può nascondersi anche nel circuito idrico della poltrona odontoiatrica e diffondersi attraverso l’aerosol rilasciato da rubinetti e strumenti utilizzati durante i trattamenti.
In questo articolo, esploreremo i rischi associati alla Legionella negli studi dentistici e scopriremo le misure di prevenzione necessarie per garantire la sicurezza di operatori e pazienti che entrano in contatto con l’impianto.
La minaccia della Legionella: i rischi reali in uno studio odontoiatrico
Gli studi odontoiatrici, con i loro complessi sistemi idrici, rappresentano ambienti favorevoli alla proliferazione di Legionella. Pertanto, è fondamentale comprendere i rischi connessi prima di esplorare le misure preventive da adottare.
Nel settore dell’odontoiatria, il rischio infettivo è alto e questo perché ci sono diversi fattori di rischio:
- Varietà delle sorgenti di infezione del batterio Legionella
Negli studi odontoiatrici, la Legionella potrebbe annidarsi nei sistemi di condizionamento, negli impianti idrici e nei serbatoi, e diffondersi tramite inalazione di aerosol attraverso nebulizzatori dentali e altri strumenti utilizzati, se non gestiti adeguatamente;
- Tipologia degli strumenti utilizzati
Molti degli strumenti usati dal dentista implicano la nebulizzazione dell’acqua che può rappresentare una fonte di rischio di trasmissione di infezioni di microrganismi, come la Legionella, provenienti dall’acqua e trasmessi tramite l’aria;
- Invasività delle tecniche operative
Allo stesso modo alcune procedure odontoiatriche possono comportare la produzione di aerosol, aumentando il rischio di trasmissione di microrganismi attraverso l’aria;
- Rapido turnover di pazienti
Gli studi odontoiatrici spesso gestiscono un gran numero di pazienti in un breve lasso di tempo. Questo rapido turnover può rendere più difficile un’adeguata pulizia e disinfezione degli strumenti e delle superfici tra un paziente e l’altro, aumentando il rischio di contaminazione incrociata;
- Molteplicità di agenti microbici
Oltre alla Legionella, ci possono essere altri agenti microbici patogeni o opportunisti coinvolti nelle infezioni. Questi includono batteri, virus e funghi che possono causare malattie trasmissibili.
Per affrontare queste criticità e ridurre il rischio infettivo è essenziale adottare misure di controllo, che includono ad esempio una corretta gestione dell’acqua degli impianti e un’adeguata manutenzione del riunito odontoiatrico.
Approfondiamo meglio le criticità presenti negli studi dentistici e scopriamo come si può affrontare questa minaccia, mettendo in sicurezza la salute dei pazienti in primis ma anche degli operatori sanitari.
Studi dentistici e Legionella: a cosa bisogna fare attenzione?
Sebbene la Legionella sia spesso associata a sistemi di raffreddamento dell’aria e impianti idrici di grandi dimensioni come le torri evaporative e di raffreddamento (circa l’80% dei casi di Legionellosi nel mondo deriva dalle torri evaporative e dagli impianti idrici sanitari), è possibile che si verifichino casi di contaminazione anche in piccoli ambienti sanitari come gli studi odontoiatrici.
Il rischio potenziale è racchiuso soprattutto nel riunito odontoiatrico, ovvero un’apparecchiatura usata negli studi odontoiatrici, anche nota come unità dentale o sedia odontoiatrica, che consente di eseguire trattamenti e interventi dentali in modo efficiente e comodo per il paziente. Le criticità che lo riguardano sono soprattutto:
- Mancata manutenzione e disinfezione periodica;
- Presenza di rami morti nell’impianto che lo alimenta ;
- Flusso idrico scarso o assente;
- Componente elettrica del riunito che può surriscaldare l’ambiente favorendo la proliferazione del batterio.
- Inutilizzo del riunito per periodi lunghi;
- Formazione di biofilm nel circuito idrico;
- Erogazione di acqua nebulizzata direttamente a contatto con paziente e operatore.
La via aerea gioca un ruolo chiave nella trasmissione della Legionellosi. Gli aerosol prodotti durante l’attività odontoiatrica e connessa all’uso degli strumenti (ovvero siringa aria-acqua, turbina, ablatore e micromotore) costituiscono una potenziale sorgente di infezione. Rischio che cresce esponenzialmente visto il diretto e intimo contatto fra la potenziale fonte di aerosol e l’apparato respiratorio del paziente.
Il biofilm e i microrganismi presenti nell’acqua il riunito possono essere responsabili della diffusione di Legionella nell’ambiente e nel cavo orale del paziente durante l’utilizzo. Questo avviene quando blocchi di biofilm carichi di microrganismi si staccano e vengono veicolati attraverso gli spray.
Ma come si gestisce il Rischio Legionella negli studi dentistici e cosa dicono le Linee Guida nazionali in proposito? Scoprilo leggendo i prossimi paragrafi.
Linee Guida per la Prevenzione della Legionella nei riuniti odontoiatrici
Le “Linea guida per la prevenzione e controllo della Legionellosi” (ISS 2015), per la prima volta considerano anche il settore odontoiatrico, tra le attività professionali potenzialmente a rischio Legionella.
L’aspetto distintivo dell’acqua utilizzata nelle poltrone odontoiatriche è la sua capacità di sviluppare rapidamente il biofilm e di generare aerosol potenzialmente contaminato. Ecco perché la qualità dell’acqua nei riuniti odontoiatrici riveste un’importanza considerevole, poiché sia i pazienti che gli operatori sono esposti regolarmente all’aerosol generato dagli strumenti rotanti.
Pertanto, se gestisci uno studio odontoiatrico dovrai agire in conformità al Decreto Legislativo 81/2008, e adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare il rischio di esposizione a potenziali patogeni e creare un ambiente di lavoro sicuro in cui trattare i pazienti. Questo include:
- Eseguire la Valutazione del Rischio Legionella, considerando le informazioni disponibili dell’agente biologico e sulle modalità che implicano l’esposizione;
- Implementare misure protettive preventive in base ai risultati della Valutazione del Rischio effettuata;
- Revisionare regolarmente la Valutazione del Rischio, soprattutto in presenza di modifiche nell’attività lavorativa o negli impianti;
- Campionare (almeno annualmente) la rete idrica sanitaria e dell’impianto di condizionamento per rilevare la presenza del microrganismo;
- Mantenere un registro aggiornato di tutti gli interventi di manutenzione e valutazione del rischio effettuati;
- Fornire una formazione adeguata ai lavoratori sulla prevenzione della Legionellosi.
Tuttavia, al di là delle buone pratiche per il controllo suggerite, il documento non riporta né definisce alcun limite del batterio. Solo le le Linee Guida ISPESL del 2009 “Standard di sicurezza e igiene nel reparto operatorio”, fanno riferimento a un limite di carica batterica (TVC) inferiore a ≤100CFU / mL e assenza di P.aeruginosa e Legionella spp. nell’acqua utilizzata in procedure non chirurgiche.
Nel concreto, come puoi essere al sicuro dalla Legionella se hai uno studio odontoiatrico? Quali azioni dovresti mettere in campo per garantire la salute dei professionisti che operano e dei pazienti? Continua a leggere per scoprirlo.
Leggi anche: “Legionella e Riaperture Covid-19: indicazioni ISS”.
Come gestire il Rischio Legionella nel settore odontoiatrico
Se vuoi davvero minimizzare e ridurre il rischio di trasmissione della Legionella nel tuo studio dentistico le armi che hai a disposizione sono prevenzione della contaminazione del circuito idrico del riunito e disinfezione dell’impianto di distribuzione dell’acqua.
All’atto pratico, gli interventi che puoi adottare sono:
- adozione di dispositivi antireflusso tra riunito e rete idrica, per evitare la circolazione inversa di patogeni dal riunito alle linee idriche potabili a monte;
- regolare pulizia e disinfezione dei circuiti idrici;
- bonifica dell’impianto idrico alla riapertura dello studio dopo un periodo di chiusura (es. alla ripresa dopo le ferie estive);
- installazione di filtri HEPA (≤ 0,2 µm) adeguati a monte dei manipoli;
- installazione sistemi di ricircolazione e anti stagnazione dell’acqua;
- impiego di acqua sterile anziché quella erogata dall’impianto;
- flussaggio quotidiano a inizio giornata dei rubinetti e degli strumenti che erogano acqua (almeno 2 minuti) e sempre prima di ogni trattamento (almeno 30 secondi);
- monitoraggio almeno annuale del livello di contaminazione di Legionella nell’acqua del riunito odontoiatrico.
La sicurezza e il benessere di coloro che lavorano e si affidano agli studi odontoiatrici sono di primaria importanza. E come avrai capito, mantenere l’igiene del riunito dentale è indispensabile se vuoi tenere sotto controllo la proliferazione di Legionella nella tua struttura dentistica.
Molti dei riuniti di nuova generazione sono dotati di sistemi di disinfezione propri, che eliminano i microrganismi presenti all’interno delle sue tubature.
Per l’impianto idrico e di climatizzazione però serve affidarsi a professionisti esperti. Solo un intervento di bonifica professionale potrà garantirti una bonifica a norme di legge e la certezza di offrire un ambiente sicuro ed efficiente nel tuo studio odontoiatrico.
La salute dei tuoi pazienti e dei tuoi dipendenti merita il massimo impegno.