Non si può eliminare la Legionella e non esistono metodi universali efficaci per sbarazzarsi una volta e per sempre di questo temutissimo batterio. Chi sostiene il contrario ti sta semplicemente mentendo ed è bene che tu ne sia consapevole.
Più volte abbiamo detto, nei nostri passati approfondimenti, che la Legionella pneumophila è un batterio infido, perché per sua natura è impossibile eliminarlo al 100%.
Però c’è una buona notizia ed è che si può mantenerlo nel tempo a un livello di sicurezza. E le armi che hai a disposizione per contrastarlo sono praticamente due: controllo e prevenzione.
Soltanto controllando periodicamente gli impianti idrici e aeraulici, e monitorando tutte le variabili e i fattori collegati alla sua proliferazione, puoi davvero riuscire a mettere sotto scacco la Legionella e impedire di raggiungere livelli pericolosi di patogenicità
In questo articolo ti spiegheremo innanzitutto come si forma la legionella nell’acqua e perché non è possibile eliminarla. Ci soffermeremo poi sui fattori di rischio e i parametri da monitorare, prima di suggerirti le strategie migliori per affrontare il problema. Continua a leggere.
Leggi anche: “Batterio Legionella: caratteristiche ed habitat”.
Perché non si può eliminare la Legionella
Uno dei più frequenti errori nella gestione del Rischio Legionella è ritenere che questo sia un batterio eliminabile. Non lo è affatto e ti spieghiamo adesso il perchè.
Come ogni cosa che riguarda la biologia, bisogna adottare un punto di vista dinamico anziché statico. Lo stesso vale per il problema Legionella.
Questo è un batterio ubiquitario, ossia un patogeno che è naturalmente presente in diversi ambienti acquatici naturali e artificiali, dai quali si propaga attraverso le normali tubature idriche.
Nelle condizioni ideali, la Legionella si riproduce velocemente raggiungendo concentrazioni potenzialmente infettive. In queste “condizioni ottimali di proliferazione” hanno un peso notevole:
- Caratteristiche dell’acqua;
- Punti critici degli impianti idrici e aeraulici, con eventuali ristagni;
- Condizioni e stato di usura dell’impianto;
- Presenza di incrostazioni;
- Malfunzionamenti e accumuli di acqua con scarso ricambio;
- Assenza di un giusto tenore di disinfettante nelle acque.
Sono queste, infatti, quelle variabili determinanti ma che sfortunatamente cambiano continuamente, rendendo così la Legionella pneumophila un problema non completamente risolvibile.
A meno che non si riesca a mantenere bassa e sotto controllo la concentrazione batterica nei suoi habitat naturali. In che modo? Con un corretto protocollo di monitoraggio, prevenzione e controllo.
A che temperatura muore la Legionella?
Se non si può eliminare la Legionella dall’acqua in un solo colpo e per sempre, si può comunque agire su quei parametri e quelle variabili che determinano il concreto rischio di contaminazione. Uno di questi è sicuramente la temperatura dell’acqua.
Se vuoi davvero mettere in sicurezza la tua struttura o la tua azienda, è importante sapere a quali temperature aumenta il Rischio Legionella nell’acqua sanitaria che usiamo tutti i giorni, ma anche quelle più efficaci per tenere a bada il batterio.
La Legionella ama soprattutto l’acqua dolce stagnante e, in generale, tutti quegli ambienti acquatici naturali e artificiali con temperature che oscillano tra i 35° e i 37°C. Questo è il range ottimale per la proliferazione del batterio a concentrazioni infettive.
Ma devi sapere anche che:
- I batteri di Legionella si sviluppano e crescono facilmente con temperature dell’acqua comprese tra i 20 e i 45°C;
- Già al di sotto dei 25°C, le colonie batteriche entrano in uno stato dormiente ma continuano a sopravvivere;
- La Legionella smette di riprodursi quando le temperature superano i 50°C;
- Il batterio muore in 5-6 ore a una temperatura di 55°C e in pochissimi minuti quando la temperatura dell’acqua è maggiore di 70°C.
Da qui puoi comprendere alcune cose: innanzitutto che la Legionella vive e sopravvive entro un range di temperatura che utilizziamo quotidianamente. In secondo luogo, i 70°C, come è facile intuire, non sono una temperatura molto facile da raggiungere nei normali impianti di acqua calda sanitaria.
Questo valore si può raggiungere, infatti, soltanto con un ricircolo forzato di acqua ad alta temperatura. Un intervento di bonifica che prende il nome di disinfezione termica.
Rischio Legionella: a cosa bisogna fare attenzione?
La temperatura dell’acqua non è l’unica variabile implicata nella contaminazione da Legionella che va tenuta sotto controllo.
La proliferazione patogena del batterio nei sistemi di acqua calda sanitaria di un’azienda, una struttura ricettiva o ospedaliera è favorita anche dalla presenza di altri fattori:
- Degradazione, usura e complessità dell’impianto possono rendere l’ambiente più adatto alla proliferazione del batterio;
- Rami morti dell’impianto e ostruzioni favoriscono la stagnazione dell’acqua, che a sua volta contribuisce alla formazione di sedimentazioni e biofilm dove prolifera la Legionella;
- Incrostazioni di ruggine e calcare possono fungere da siti di colonizzazione per la Legionella;
- La presenza di alghe, amebe e altri microrganismi nell’acqua forniscono nutrimento al batterio della Legionella;
- Manutenzione e pulizia insufficienti di tubature e terminali di erogazione possono contribuire alla contaminazione da Legionella;
- Scarso utilizzo dell’impianto o flusso d’acqua assente favorisce la proliferazione del batterio.
Alla luce di queste variabili, tutti gli ambienti di vita e di lavoro sono potenzialmente a Rischio Legionella. Ma sono soprattutto i contesti lavorativi ad avere un pericolo maggiore di contaminazione.
Ospedali, alberghi, fabbriche, impianti sportivi e termali: sono tutti luoghi comunitari ad alta frequenza. Ed è proprio qui che sono maggiormente necessari periodiche azioni di manutenzione e controllo per prevenire la contaminazione da Legionella e garantire la sicurezza e la salute degli utenti.
Cosa fare in caso di legionella e perché sono importanti i controlli periodici
Il controllo periodico e organico delle variabili in gioco è l’unico modo per tenere davvero al sicuro la struttura che gestisci o l’azienda di cui sei responsabile. Questo rientra nella cosiddetta valutazione del Rischio Legionella.
Questa indagine periodica ti può aiutare a individuare:
- Le criticità attuali degli impianti;
- Il potenziale impatto sulla salute degli utenti che frequentano una struttura;
- Le misure più efficaci per mitigare e contenere la contaminazione.
Ogni datore di lavoro e/o responsabile della sicurezza ha l’obbligo di effettuare analisi per stimare il potenziale rischio biologico.
Ignorare l’importanza del DVR Legionella o ritenerlo un mero adempimento burocratico da svolgere sporadicamente, giusto per essere apposto con la legge, non soltanto ti espone a multe e sanzioni ingenti, ma mette anche in pericolo lavoratori e frequentatori di una struttura o un’azienda.
I fattori di rischio Legionella mutano continuamente e questo richiede una certa periodicità degli interventi di analisi: ogni anno per le strutture sanitarie e ogni due anni per tutte le altre. I campionamenti e i controlli vanno fatti anche ogni qual volta ci siano stati lavori di ristrutturazione con modifiche sostanziali agli impianti idrici e aeraulici.
Poiché la Legionella è un fenomeno dinamico e non statico, infatti, il piano di controllo e azione deve essere continuo nel tempo perché gli accumuli puliti, le assenze di incrostazioni o le temperature <20° e/o > 55° non si mantengono da sole.
I controlli a cui sottoporre gli impianti possono essere divisi in:
- Controlli visivi: ispezioni degli impianti per vedere in che stato si trovano, se ci sono accumuli o perdite;
- Controlli microbiologici: le analisi periodiche che danno il livello reale di contaminazione;
- Controlli strumentali: che consentono di analizzare i range di temperatura, di velocità dell’acqua ecc…
La strategia migliore per prevenire la proliferazione incontrollata della Legionella è innanzitutto non sottovalutarla. In seconda battuta, provvedere sempre a monitoraggio, manutenzione e sanificazione periodica di tutti gli impianti che servono una struttura.
Trattamenti anti Legionella: l’importanza di affidarsi ad esperti
Più volte ti abbiamo accennato a cosa suggeriscono le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi, in tema di prevenzione e controllo. Ciò che forse questo importante documento non spiega a sufficienza è il perché è fondamentale affidarsi a degli esperti nella lotta alla Legionella.
Una buona e adeguata Valutazione del Rischio è la pietra miliare per definire le migliori misure di prevenzione da adottare per ridurre la potenziale contaminazione. Se a farla sono aziende certificate e con una lunga esperienza di successo alle spalle avrai la sicurezza di essere davvero al riparo da ogni minaccia e da ogni obbligo legislativo.
Gestire la Legionella non è semplice. La natura complessa del batterio richiede il coinvolgimento di molte professionalità che sappiano come trattare il problema. Ma senza proporti inutili ed inefficaci soluzioni universali e definitive.
Non esiste “un” metodo in grado di contrastare la Legionella. Esistono però “più misure di intervento coordinate” e inserite in un protocollo d’azione a 360° e su misura per la tua azienda.
Oggi più che mai affidarsi a un partner qualificato come Firotek e al suo protocollo Legionella Zero è un plus di valore che fa davvero la differenza tra una struttura sicura e una struttura a rischio. Perché con la Legionella, lo sai, non si scherza.
Giampaolo Sarao
1 commento su “Eliminare la Legionella? Impossibile!”
Molti anni fa, tre edifici (due alti) di una assicurazione con un caso di polonite da legionella. Legionella individuata nei campionamenti di aria condizionata, disinfettati i condotti con fumiganti (ne conservo ancora) e la macchina con vapore: due edifici sanificati, uno no; è stato smaltita quella macchina, e indagando sulla stessa il batterio era in una zona ruggine della vasca di umidificazione.