Come si prende la Legionella?
Per quanto siano scientificamente provate ormai, attorno alle modalità di trasmissione della Legionella sussistono disinformazioni e miti da sfatare.
La Legionellosi o Malattia del Legionario è una patologia infettiva che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio, causata il più delle volte dal batterio Legionella pneumophila.
Si tratta di una malattia tipicamente estiva, perché l’aumento delle temperature e la maggiore umidità favoriscono la proliferazione patogena del batterio e la contaminazione ambientale dei sistemi di distribuzione dell’acqua. Inoltre, proprio l’estate è la stagione in cui si frequentano maggiormente le strutture turistico-ricettive, fra gli ambienti a maggiore rischio a causa della complessità degli impianti.
L’habitat naturale della Legionella, infatti, è l’acqua. Il batterio predilige i bacini idrici naturali, come acque sorgive, fiumi, laghi, fanghi.
Da qui sono in grado di raggiungere condotte, impianti idrici e aeraulici e bacini artificiali di edifici pubblici e civili (cisterne, fontane, piscine, tubature, condizionatori ecc…), che fungono da amplificatori e diffusori del patogeno.
Ti abbiamo già illustrato in precedenza la Legionella cos’è e quanto sia pericolosa per la salute umana quando colonizza un impianto idrico o aeraulico. In questo articolo, ci concentreremo sulle modalità di contagio, andando a chiarire tutti gli aspetti relativi alla trasmissione del batterio.
Come si prende la Legionella: modalità di contagio
Trattandosi di un batterio che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio, va da sé che il contagio da Legionella avviene per via aerea, mediante tre specifiche modalità, ovvero:
- Inalazione;
- Aspirazione;
- Microaspirazione.
Più semplicemente, si può dire che la trasmissione della malattia avviene respirando goccioline di acqua nebulizzata e di aerosol contaminato, oppure di particelle derivate per essiccamento.
Come possiamo leggere sulla scheda della Legionellosi presente nel sito dell’Istituto di Superiore di Sanità: “le goccioline si possono formare sia spruzzando l’acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide”.
Il pericolo per la salute umana costituito da queste goccioline è inversamente proporzionale alla loro grandezza. Se sono abbastanza piccole, con un diametro inferiore ai 5µ (micrometri), hanno maggiori possibilità di penetrare a fondo nelle vie respiratorie e diffondere l’infezione.
Polmonite da legionella: conseguenze
La malattia da legionella si presenta con sintomi spesso simili all’influenza o a una comune polmonite, ma dopo quanto si manifesta? Solitamente dopo un periodo di incubazione che va da 2 a 10 giorni.
Esistono due forme cliniche della malattia:
- Febbre di Pontiac;
- Malattia del Legionario
La febbre di Pontiac è la forma meno grave della malattia, che si manifesta con un quadro sintomatologico simile all’influenza e non interessa i polmoni.
La Malattia del Legionario, invece, si manifesta soprattutto con una forma acuta e severa di polmonite. Si tratta di una polmonite con caratteristiche cliniche simili ad altre forme atipiche o batteriche di polmonite.
L’unico modo per distinguere quella derivante da Legionella e arrivare a una diagnosi certa, è eseguire uno specifico test di laboratorio.
La polmonite da legionella, sfortunatamente, può avere esiti anche infausti. La Legionella ha un tasso di mortalità in Italia che si aggira intorno al 5-10%. Ma se è vero che di Legionella si muore, è altrettanto vero che si tratta di una malattia curabile.
Come si cura la malattia da legionella? Trattandosi di una patologia di origine batterica, ogni possibile cura passa attraverso terapie a base di antibiotici.
Legionella e modalità di trasmissione: sfatiamo alcune bufale
Il batterio della Legionella prolifera negli ambienti acquatici caldi ed umidi. La temperatura ideale di sopravvivenza del batterio è tra i 25°C e i 55°C. Questo spiega anche perché si tratta di una malattia con una stagionalità estiva-autunnale.
Le acque sorgive sono l’habitat prediletto delle legionelle. Da qui possono raggiungere facilmente condotte e sistemi idrici pubblici e privati, proliferando fino a raggiungere concentrazioni patogene.
È un dato di fatto che il contagio avvenga inalando acqua contaminata nebulizzata o in forma di aerosol. Ciò implica la necessità di sfatare alcune false credenze sulle modalità di trasmissione della Legionella.
1.Legionella e contagio tra persone
Il contagio da Legionella non è interumano e, dunque, la malattia non si può trasmettere da persona a persona (non è mai stato dimostrato).
Altro aspetto da chiarire: anche la forma di polmonite infettiva causata dalla Legionella non è contagiosa e non si trasmette da persona a persona.
Come detto in precedenza, la Legionellosi ovvero l’infezione polmonare provocata dal batterio Legionella si trasmette mediante inalazione o aspirazione di aerosol di acqua contaminata generata da rubinetti, soffioni delle docce, condizionatori d’aria, impianti di umidificazione ecc….
L’esposizione a queste fonti di infezione è possibile tanto in abitazioni private, quanto in luoghi di lavoro o in strutture comunitarie, come alberghi, ospedali, palestre e centri commerciali.
2.La Legionella si trasmette bevendo acqua
Esclusa la trasmissione interumana, va decisamente bollata anche quella per via alimentare attraverso l’acqua potabile.
Se un impianto è colonizzato da Legionella, il contagio non avviene certo bevendo un bicchiere d’acqua del rubinetto, ma tramite inalazione o aspirazione di aerosol.
I principali sistemi che possono generare aerosol potenzialmente contaminato comprendono:
- Impianti idrici;
- Impianti di climatizzazione, ventilazione e condizionamento dell’aria;
- Torri di evaporazione;
- Idromassaggi:
- Macchinari per terapia respiratoria assistita.
Da ciò consegue che le strutture maggiormente esposte al Rischio Legionella sono diverse: da quelle socio-sanitarie a quelle turistico-ricettive, dagli uffici a strutture comunitarie di ritrovo collettivo.
Legionella: come evitare il contagio?
Il contagio da Legionella si evita sostanzialmente con buona prevenzione e adottando tutte quelle misure consigliate dalle Linee Guida del Ministero della Salute per tenere sotto controllo la proliferazione del batterio.
Una normale prassi di prevenzione della Legionella nelle reti idriche e negli impianti di condizionamento prevede le seguenti procedure:
- Evitare tratti degli impianti con terminali ciechi e ristagni di acqua (in serbatoi, cisterne e autoclavi);
- Mantenere puliti gli impianti e, nel caso di quelli di climatizzazione, cambiare periodicamente i filtri;
- Sostituire con una certa regolarità valvole, guarnizioni, tubi flessibili, soffioni e filtri;
- Ispezionare trimestralmente i rompigetto dei rubinetti e soffioni delle docce per evitare le incrostazioni di calcare, disinfettarli o sostituirli;
- Far defluire settimanalmente l’acqua dai punti di erogazione in caso di prolungato inutilizzo degli impianti;
- Mantenere la temperatura dell’acqua fredda sotto i 20°C e quella dell’acqua calda superiore ai 60°C;
- Effettuare una periodica sanificazione di tutti gli impianti, mediante trattamenti di tipo fisico e chimico.
Tuttavia, non è raro commettere errori nella gestione della Legionella. Il più diffuso è quello di credere che esista una soluzione definitiva di eliminare la Legionella.
La conseguenza di questa errata convinzione è ritenere che limitarsi alla sola analisi ambientale o affidarsi a interventi shock, possa risolvere un problema per sua natura complesso che richiede il coinvolgimento di molte e diverse professionalità esperte.
Controllo della Legionella e Strategie armoniche di prevenzione: il protocollo Legionella Zero
Il controllo periodico e la manutenzione delle fonti d’acqua più utilizzate e degli impianti aeraulici da solo non basta. Come non basta intervenire con trattamenti di disinfezione spot per avere la certezza di aver ridotto la proliferazione del batterio.
La Legionella è per sua natura un problema non eliminabile, ma che può essere tenuto sotto controllo. In che modo?
Evitando soluzioni localizzate ai punti terminali e agendo sul rischio Legionella a monte dell’impianto, innanzitutto,
Ma anche con una buona e adeguata prevenzione da inserire però all’interno di un protocollo armonico di gestione e intervento. Un protocollo integrato che preveda un costante monitoraggio ambientale, una periodica valutazione del rischio e mirati interventi di bonifica.
Eradicare la Legionella non è possibile, ma puoi evitare che la sua presenza diventi un rischio serio per la salute, solo affidandoti a un partner esperto e qualificato a trattare e gestire il batterio.
Legionella Zero® è il primo protocollo integrato per la gestione a 360° del Rischio Legionella offerto da Firotek partner di legionella.it, società con una lunga esperienza alle spalle nella prevenzione e nella sanificazione dei rischi biologici.
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