Salmonella e Legionella. Due diverse entità biologiche che, tuttavia, spesso vengono ancora confuse tra loro. A trarre in inganno, probabilmente, è soltanto l’assonanza del nome. Ma le somiglianze si fermano qui, almeno in apparenza.
Tanto l’infezione da Legionella che quella da Salmonella, infatti, sono più comuni durante il periodo estivo. Ciò perché le condizioni climatiche che si verificano nei mesi più caldi dell’anno favoriscono – come vedremo poi – la proliferazione di entrambi i batteri.
Due batteri entrambi Gram negativi, ovvero negativi alla colorazione di Gram. Ma mentre la Salmonella rientra nella famiglia delle Enterobacteriacee, la Legionella invece fa parte della famiglia delle Legionellaceae che comprende più di 60 specie batteriche.
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza tra i due batteri, andandone ad analizzare le differenze nelle cause, nei sintomi e nelle modalità di trasmissione, ma soprattutto nelle strategie migliori per contrastarli.
Salmonella e Legionella: due batteri a confronto
Secondo l’Epicentro dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), la Salmonella è l’agente batterico più isolato (in oltre il 50% dei casi) in presenza di infezioni trasmesse dagli alimenti che si consumano, le cosiddette tossinfezioni alimentari.
È un batterio che fa parte della famiglia degli Enterobatteri, ovvero microrganismi patogeni che hanno il loro habitat naturale nell’intestino di uccelli, rettili e mammiferi, esseri umani inclusi.
La Salmonella spp. è presente in natura con oltre 2000 varianti o sierotipi del batterio. Ma i più diffusi sono la Salmonella enteritidis, la Salmonella typhimurium, la Salmonella typhi e paratyphi. Alcune varietà sono presenti solo negli esseri umani.
Altre, invece, risiedono nel tratto digerente di tantissimi animali, domestici, selvatici e da allevamento. Tuttavia i suoi serbatoi principali sono considerati soprattutto gli ovicoli e i suini e nei prodotti da essi derivati (es. carne, uova, latte non pastorizzati e consumati crudi).
Le infezioni riconducibili alla Salmonella, che prendono il nome di Salmonellosi, si distinguono in:
- Forme Tifoidee;
- Forme non Tifoidee.
Le prime, per le quali l’uomo è l’unico serbatoio del patogeno, sono la causa delle febbri tifoidi e di quelle enteriche. Le seconde, invece, sono riconducibili alle salmonelle minori (S. typhimurium e S. enteritidis), che si manifestano con sintomi di natura prevalentemente gastroenterica.
L’origine e l’habitat della Salmonella è già un elemento importante per distinguere questo batterio da quello della Legionella pneumophila, che invece è un batterio aerobio che vive negli ambienti d’acqua ed è responsabile di un’infezione che colpisce l’apparato respiratorio.
Se vuoi saperne di più sulla Legionella, leggi il nostro articolo “Batterio Legionella: caratteristiche e habitat”.
Infezione da Legionella e da Salmonella: quali sono i sintomi?
Un ulteriore elemento di differenza tra Legionellosi e Salmonellosi sta nei sintomi e nella gravità con cui queste due patologie di manifestano.
Come per la Legionella, anche nel caso dell’infezione provocata da Salmonella, si possono distinguere due diversi quadri sintomatologici:
- Semplici disturbi del tratto gastro-intestinale (febbre, dolore addominale, vomito, nausea, diarrea);
- Forme cliniche più severe (infezioni focali a carico di ossa e meningi, batteriemie ecc…).
Quest’ultime possono caratterizzare quei soggetti considerati fragili, ovvero anziani, bambini e persone che si trovano in una situazione immunologica deficitaria.
I sintomi della malattia da Salmonella si manifestano, solitamente, tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati dal batterio e hanno una durata di circa 4-7 giorni. Nella maggior parte dei casi, però, la malattia ha un naturale decorso che non richiede cure ospedaliere.
Anche per l’infezione da Legionella possiamo distinguere due diversi quadri clinici di manifestazione dei sintomi:
- Febbre di Pontiac: la forma più lieve e meno acuta di Legionellosi caratterizzata da sintomi simil-influenzali, che non interessano i polmoni e si risolvono spontaneamente in pochi giorni;
- Malattia dei Legionari: la forma più severa di Legionellosi che esordisce come un’influenza ma degenera ben presto in una severa polmonite acuta, dagli esiti spesso infausti.
Analizziamo ora le modalità di trasmissione e di contagio delle infezioni ascrivibili ai due batteri e alle conseguenze sulla salute dei soggetti che ne vengono colpiti.
Che differenza c’è tra Legionella e Salmonella nella modalità di contagio?
La salmonellosi, ovvero l’infezione da Salmonella, può essere trasmessa in due modi:
- Per via oro-fecale, tramite l’ingestione di alimenti o bevande contaminate dal batterio;
- Per contatto, manipolando oggetti o animali in cui sia presente il batterio della salmonella.
I veicoli principali di trasmissione della Salmonellosi nell’uomo sono, quindi, animali, acqua contaminata e alimenti, ma in particolare quest’ultimi. Tra gli alimenti che vengono considerati più a rischio, ci sono:
- Uova (poco cotte o crude) e ovoprodotti;
- Carne e derivati (poco cotti o crudi) di pollo, tacchino e maiale;
- Latte crudo o non pastorizzato e derivati;
- Frutta e verdura crude contaminate;
- Gelato artigianale e commerciale;
- Molluschi bivalvi;
- Salse e condimenti a base di uova o latte;
- Preparati per dolci e creme;
- Qualsiasi alimento manipolato da persone infette e in scarse condizioni igieniche.
Quindi, la malattia da Salmonella è contagiosa da persona a persona, a differenza invece della Legionella. Tuttavia, per poter causare l’infezione è necessaria un’alta soglia di colonizzazione del batterio nell’alimento.
Solitamente, i cibi contaminati, non presentano particolari alterazioni delle caratteristiche organolettiche (colore, odore, sapore, consistenza). Questo rende indubbiamente più difficile capire se si sia in presenza di un alimento contaminato o meno.
Quanto alle modalità di trasmissione della Legionella, questa avviene soprattutto mediante inalazione di aerosol di acqua contaminata.
Fonti di un focolaio e veicoli potenziali di diffusione del microrganismo patogeno sono gli impianti idraulici, dalle cisterne/serbatoi ai boiler, fino ai tubi e i rubinetti, gli impianti di climatizzazione.
Potenzialmente, dunque, chiunque può essere esposto al contagio da Legionella soprattutto nei luoghi di lavoro, negli ospedali e in strutture pubbliche e comunitarie.
La Salmonella è mortale quanto la legionella?
Sappiamo bene che di Legionella si muore. L’infezione causata dalla Legionella pneumophila, nota con il nome di Legionellosi, è una malattia molto pericolosa per l’essere umano con un tasso di mortalità che, in Italia, si aggira intorno al 10% dei casi accertati ogni anno.
Per quanto riguarda il quadro epidemiologico della Salmonella, i dati raccolti da Enter-Net Italia, il sistema nazionale di sorveglianza delle infezioni enteriche, relativi al triennio 2007-2009, mostrano:
- 10-15 mila casi/anno di infezioni enteriche in generale;
- 50% di tossinfezioni alimentari causate da Salmonella;
- Mortalità da Salmonella di 20 decessi/anno.
Anche se, tuttavia, è bene precisare che gli unici dati a cui abbiamo avuto accesso non sono aggiornati. Dobbiamo però presumere che controlli sempre più stringenti da parte delle autorità sanitarie hanno determinato una notevole riduzione dei casi di Salmonella.
I dati raccolti dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), infatti, evidenziano una situazione Europea di sostanziale stabilizzazione nel numero dei casi negli ultimi 5 anni (report 2019 sulle malattie zoonotiche).
Nel 2019 la Salmonellosi ha colpito circa 88.000 persone in Europa, con circa 926 focolai di malattia dovuta soprattutto al consumo di alimenti (uova e ovoprodotti). La mortalità nell’uomo comunque resta molto bassa.
Salmonella e Legionella: strategie di prevenzione e controllo
Sia le infezioni da Legionella che le infezioni da Salmonella sono più comuni durante il periodo estivo.
La crescita dei batteri Legionella è favorita, durante i mesi estivi, dall’aumento dell’umidità e della temperatura dell’acqua, al di sotto dei 50° gradi, temperatura oltre la quale le legionelle non si riproducono, ma anche da un uso massivo degli impianti di condizionamento.
Anche la Salmonella è un batterio che risente delle variazioni di temperatura. Il nesso tra rischio di infezione e stagione estiva si riferisce soprattutto a errori che si commettono nella manipolazione e nella conservazione degli alimenti.
A quanti gradi muore la salmonella? Il batterio non sopravvive a temperature maggiori di 70°C. Mentre prolifera tra gli 8 e i 45°C.
Dunque, per prevenire e controllare la crescita del batterio è necessario adottare specifiche strategie di controllo della temperatura degli alimenti:
- La refrigerazione a una temperatura al di sotto dei 5°C è l’ideale per tenere a bada la proliferazione batterica senza uccidere però il microrganismo;
- Il congelamento corretto di alimenti potenzialmente contaminati da Salmonella consente di raggiungere la temperatura di moderata inattivazione del batterio;
- La cottura di alimenti contaminati da Salmonella a una temperatura elevata (es. forno o bollitura) favorisce l’uccisione del batterio mediante calore.
Sulle strategie di controllo da Legionella, invece, abbiamo detto già in diversi precedenti articoli di approfondimento. Una buona gestione della Legionellosi si può mettere in pratica adottando misure adeguate di prevenzione che consistono in:
- Eliminare tutti i rami morti e i ristagni di acqua presenti negli impianti;
- Fare una manutenzione periodica di tutti gli impianti idrici e aeraulici a rischio Legionella;
- Eseguire un flussaggio settimanale delle utenze poco utilizzate;
- Mantenere la temperatura dell’acqua, in ogni punto dell’impianto, al di sopra dei 60°C;
- Garantire il più possibile un ricircolo dell’acqua costante lungo l’impianto;
- Prevedere una disinfezione regolare di ogni componente dell’impianto, compresi boiler, cisterne e accumuli di genere;
- Pulire, sanificare ed eventuale sostituire dei filtri degli impianti di climatizzazione.
La bonifica degli impianti è un aspetto fondamentale, che deve comunque rientrare in un approccio a 360° di risoluzione del problema, che comprenda tanto l’analisi, che la valutazione e una gestione adeguata e mirata.
A differenza della Salmonella, la Legionella è un batterio molto pericoloso e dalle conseguenze spesso fatali per l’essere umano, che non vanno sottovalutate.
Tenerlo sotto controllo e prevenirne il potenziale contagio è un obbligo sancito dalla Legge, soprattutto negli ambienti di lavoro.
1 commento su “Analisi e Differenze tra Salmonella e Legionella”
OspitaMI è un’associazione fra Host, siamo per questo interessati al problema.
Non ci dite nulla di un sistema che ci è stato proposto da Termar 3000: debellare la legionella con il metodo Sanodyna@, un trattamento brevettato che sfrutta il principio dell’Anolyte.
Potete darci un parere su questo metodo anti legionella?