Perché il batterio della legionella si chiama così? Davvero si trasmette bevendo acqua contaminata? Quanto è mortale l’infezione da Legionella?
Queste sono solo alcune delle domande a cui gli utenti cercano risposte nel mare magnum della rete, non trovando sempre una risposta adeguata.
Innanzitutto, chiariamo subito “cos’è la Legionella”.
Quando parliamo di Legionella facciamo riferimento ad un batterio (molto spesso, nello specifico Legionella pneumophila) che è responsabile di una malattia chiamata legionellosi, che colpisce soprattutto il sistema respiratorio, causando anche gravi forme di polmonite.
Sul Rischio Legionella aleggiano ancora falsi miti, bufale ed anche tanta disinformazione. Per fare chiarezza, quindi, abbiamo raccolto in questo articolo fatti, numeri e anche qualche curiosità, che ti potranno essere utili per attuare una adeguata strategia di prevenzione.
1.Batterio della Legionella: storia e origine del nome
Perché la Legionella si chiama così? L’origine del nome di questo batterio è forse la curiosità più interessante da conoscere.
La storia del nome della Legionella si lega all’epidemia che, nel luglio del 1976, colpì i partecipanti al raduno di veterani della American Legion che alloggiavano al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia.
In quella circostanza, balzata agli onori della cronaca per la virulenza di una malattia fino ad allora sconosciuta, si ammalarono 221 persone e ne morirono 34.
Dopo diverse indagini ambientali e mesi di studio, fra bufale e falsi sospetti, fu il microbiologo del Centers for Disease Control (CDC) Joseph McDade ad isolare il batterio killer, fino ad allora sconosciuto.
Studi successivi scoprirono che il batterio della Legionella si era riprodotto nell’acqua di una torre di raffreddamento diffondendosi poi nell’impianto di climatizzazione della struttura alberghiera.
2.Legionella e mortalità: la Regione d’Italia più colpita
Dall’ultimo Rapporto Annuale sulla Legionellosi in Italia, i casi segnalati nel 2019 sono stati 3192 con un incremento dell’8% rispetto al 2008.
- Il 78,4% dei casi riguarda 6 regioni del Centro-Nord (Lombardia, Veneto, EmiliaRomagna, Toscana, Lazio, Piemonte);
- Il 21,6% dei casi è stato notificato dalle restanti 15 regioni e province autonome.
L’incidenza della legionellosi in Italia è risultata pari a 52,9 casi per milione di abitanti, con un gradiente Nord-Sud che presenta valori pari a 80,8 casi per milione al Nord, 54,4 al Centro e 14,7 al Sud.
Ma se andiamo nello specifico e analizziamo il numero di casi e l’incidenza per Regione e per esposizione, nel 2019 è la Provincia Autonoma di Trento quella che registra il valore più alto di incidenza (125,7%/ 1.000.000 abitanti).
E veniamo al tasto più dolente: la mortalità della Legionellosi. La letalità dei casi registrati nel 2019 in ambienti comunitari è stata dell’11,2%, ma di ben 3 volte maggiore (34,1%) quella dei casi nosocomiali.
3.Infezione da Legionella: il sesso più a rischio nella trasmissione della malattia
Sempre dal Rapporto Annuale sulla Legionellosi in Italia, nel 2019 il 69,6% dei casi registrati era di sesso maschile, con un’età media pari a 67 anni.
Gli uomini, dunque, rappresentano il sesso più a rischio nella trasmissione. Questa predisposizione potrebbe essere legata a fattori di rischio abitudinari, che sono:
- Fumo di sigaretta;
- Consumo eccessivo di Alcool;
- Maggiore esposizione ad impianti a rischio (operai e tecnici).
Le prime 2 sono abitudini non sane che sono diffuse in prevalenza tra gli uomini, rispetto alle donne. Altri fattori comuni ad entrambi i sessi sono, invece:
- Età avanzata;
- Patologie croniche del polmone;
- Patologie (tumori, diabete, HIV ecc…) e/o farmaci (cortisonici ecc…) che causano immunodepressione.
Al di là dei fattori di rischio, arrivato a questo punto, ti starai sicuramente chiedendo “Ma come avviene il contagio?”. Continua a leggere per scoprire a cosa devi prestare attenzione per prevenire e gestire il Rischio Legionella.
4. Come si prende la legionella? Non bevendo un bicchiere d’acqua
In presenza di Legionella, l’acqua del rubinetto è sicura da bere? La risposta è sì.
È pur vero che la Legionella è un batterio che prolifera in ambienti acquatici e che si diffonde tramite tubature e condizionatori. Ma il contagio avviene sempre e solo per via aerea.
La legionella quindi non è contagiosa: nel senso che non si trasmette né da uomo ad uomo, né per via alimentare (bevendola o usandola per la preparazione di cibi).
Come per i frequentatori della celebre convention dei legionari, l’infezione avviene inalando gocce di acqua contaminata sotto forma di aerosol, generato solitamente da:
- Rubinetti;
- Soffioni delle docce;
- Impianti di umidificazione;
- Sistemi di aerazione (sia di raffreddamento che di riscaldamento;
- Vasche idromassaggio.
I luoghi in cui le persone possono essere maggiormente esposte a queste fonti sono i luoghi di lavoro, strutture comunitarie, alberghi, piscine ed ospedali.
5. Il batterio della Legionella e quello della Salmonella non sono la stessa cosa
Molto spesso la Legionella viene confusa con Salmonella. Il motivo? Probabilmente sarà per l’assonanza del nome, ma in realtà si tratta di due batteri ben distinti.
La Salmonella fa riferimento a un gruppo di batteri che rientrano nella famiglia degli Enterobatteri, responsabili di un’infezione gastrointestinale che prende il nome di Salmonellosi.
A differenza della Legionella, il rischio di contrarre la Salmonellosi è associato soprattutto all’ingestione di cibi contaminati, in particolare alimenti di origine avicola e la carne di maiale.
Un’ulteriore distinzione tra i due batteri sta nel quadro sintomatologico che provocano. Per la Legionella la diagnosi comprende:
- Polmonite
- Febbre
- Raffreddore
- Tosse
- Mal di testa
- Dolori muscolari
- Astenia
- Perdita d’appetito;
- Diarrea e disturbi renali, solo occasionalmente.
Mentre i sintomi dell’infezione da Salmonella variano dai più comuni disturbi del tratto intestinale, come vomito, diarrea, crampi addominali, fino a forme più gravi che si manifestano solo in soggetti già debilitati da altre patologie.
6. Batterio della Legionella e ricerche su Google: le parole più cercate
Al giorno d’oggi le care e vecchie enciclopedie cartacee sono state sostituite da Google che è una miniera preziosa per cercare contenuti e informazioni praticamente su ogni cosa che ci circonda.
Per la parola “Legionella”, le query di ricerca associate al termine più frequenti in Italia sono:
- Legionella sintomi;
- Come prevenire la legionella in casa;
- Legionella si muore.
Tutte e tre dimostrano quanto le persone siano estremamente interessate a comprendere da un lato quali possono essere gli effetti di un’infezione da Legionella, e dall’altro quali sono le precauzioni da adottare per prevenire il rischio di contagio.
7. Quante volte sono state aggiornate le Linee guida sul batterio della Legionella?
Quanto a prevenzione e controllo della Legionella, il documento normativo nazionale a cui fare riferimento è rappresentato dalle Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi.
L’ultimo aggiornamento delle Linee Guida risale al 2015, anno in cui è stato redatto e pubblicato l’attuale documento che intendeva riunire, integrare ed aggiornare tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida, ovvero:
- Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, pubblicate il 5 maggio 2000;
- Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali, pubblicate il 4 febbraio 2005;
- Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi, pubblicate il 5 Febbraio 2005.
Nelle Linee Guida sono contenute tutte le misure di prevenzione e le azioni di controllo da adottare sugli impianti per contenere un potenziale rischio Legionella, soprattutto nei luoghi di lavoro (come sancito dal D.Lgs. 81/08).
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