La legionellosi, conosciuta anche come Malattia del Legionario, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Il batterio si trasmette per via aerea, mentre non è mai stato dimostrato il contagio interumano. La Legionella è presente in ambienti sia naturali sia artificiali. Da acque sorgive, incluse ad esempio quelle termali, laghi e fiumi può raggiungere le condotte e gli impianti idrici cittadini diventando un potenziale fattore di rischio per la salute umana. Tubature, serbatoi, fontane e piscine possono infatti amplificare la diffusione della contaminazione batterica. Per prevenire la Legionella perciò diventa determinante il controllo e la manutenzione di impianti idrici e di ventilazione e condizionamento.
Fattori di rischio
Per prevenire la Legionella è necessario capire quali sono i fattori di rischio. Oltre a caratteristiche legate al batterio stesso, alla suscettibilità dell’individuo che viene esposto alla contaminazione e alla contaminazione stessa, ci sono infatti fattori di rischio ambientali connessi sia all’acqua sia alle caratteristiche dell’impianto idrico. In particolare:
- Temperatura dell’acqua compresa tra 25 e 50°C;
- Presenza di ossigeno ed elementi biodegradabili e nutritivi (come alghe e amebe che forniscono al batterio anche protezione);
- Punti di ristagno dell’acqua o ostruzioni che facilitano la formazione del biofilm, ovvero di una comunità strutturata di cellule batteriche;
- Incrostazioni e depositi calcarei, che offrono riparo ai microrganismi;
- Reti estese di condutture, con numerose giunzioni e rami morti;
- Serbatoi di accumulo dell’acqua e sistemi di ricircolo.
Prevenire la Legionella e controllo
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), la legionellosi «pone un serio problema di salute pubblica, perché costituisce un elemento di rischio in tutte le situazioni in cui le persone sono riunite in uno stesso ambiente, come case di cura, ospedali, piscine e terme, in cui è in funzione un sistema di condizionamento, umidificazione, trattamento dell’aria o ricircolarizzazione delle acque». Per prevenire la Legionella, diventa perciò fondamentale una corretta e tempestiva manutenzione (e, se necessario, disinfezione) di impianti idrici e di climatizzazione.
Nel maggio del 2015, l’ISS ha pubblicato le Linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi, un insieme di indicazioni tecnico-pratiche per ridurre al minimo il rischio di contagio e per intervenire in caso di epidemia.
Tra le misure volte a prevenire la Legionella ci sono:
- La corretta progettazione e realizzazione delle reti idriche, sia in caso di ristrutturazione sia di nuova costruzione;
- Manutenzione periodica di impianti idro-sanitari e di condizionamento. Decalcificazione di rubinetti e docce, pulizia e disinfezione di eventuali serbatoi di accumulo dell’acqua ed infine disinfezione dei filtri dei condizionatori.
In caso di epidemia, è opportuno effettuare un’indagine epidemiologica per valutare la concentrazione del batterio, in base alla quale le linee guida suggeriscono interventi per controllare la diffusione ed anche su come prevenire la Legionella.
La scelta della tipologia di intervento di disinfezione dipende quindi dalla struttura coinvolta, dall’impianto e dalle caratteristiche dell’acqua.
- Trattamenti di tipo fisico: termici (temperatura minima 60°C), con raggi UV o con l’applicazione di filtri nei punti di prelievo (rubinetti e docce);
- Trattamenti di tipo chimico: con ioni metallici (rame e argento), con agenti ossidanti (come cloro, ozono, bromo o perossido di idrogeno e di argento) o con agenti non ossidanti, in generale meno efficaci degli ossidanti.